Coliche

Il pianto è una manifestazione tipica del bambino nei primi mesi di vita; compare già nei primi giorni, inizia a aumentare dalla seconda settimana per arrivare a un massimo al secondo mese. Poi le crisi di pianto diminuiscono fino a scomparire al quarto. Normalmente un bambino nei primi mesi di vita può piangere anche fino a due/due ore e mezzo al giorno.

La colica è il pianto. Il lattante che ha le coliche dal primo al quarto mese non ha mal di pancia, ma piange o è irritato o agitato in modo inconsolabile e per un prolungato periodo senza che sia evidente una causa specifica.

È una condizione frequente che si presenta solitamente tra la 2° e la 13° settimana di vita del piccolo (dal 10 al 40% dei neonati) e si manifesta con:

  • pianto persistente e a poco a poco più intenso, raramente e difficilmente consolabile, presente in determinati momenti della giornata in particolare la sera o successivamente alle ore 17.
  • atteggiamento del bambino con mani chiuse a pugno, gambe piegate, corpo in estensione. Si associa spesso a meteorismo.

Le cause possono essere molteplici e concomitare in più di una nello stesso momento. La letteratura medica, nello specifico, identifica i seguenti aspetti:

  • aspetto sociologico: i primi figli tendono a essere più soggetti. Il rischio di insorgenza aumenta con la crescita dell’età genitoriale. Le madri sono di solito abbienti e/o casalinghe.
  • aspetto demografico: si presentano in particolar modo nelle popolazioni altamente civilizzate.
  • influenze metaboliche: le allergie, le intolleranze alimentari al latte o un incompleto assorbimento del lattosio possono peggiorare i sintomi.
  • aspetti psicologici: sono fattori determinanti per l’insorgenza o meno dei sintomi l’atmosfera emotiva in casa, i problemi fisici e psicologici della mamma durante la gravidanza, una disarmonia della relazione genitoriale, le esperienze materne durante il parto e il post parto.
  • influenze tossiche: il fumo in gravidanza contribuisce alla manifestazione delle coliche. Ci sono, invece, evidenze che scagionano l’uso dei farmaci e il consumo di caffè.
  • influenze traumatiche: il mantenimento prolungato di alcune posizioni all’interno del ventre materno così come alcuni traumi nel corso del parto a carico del cranio, del torace o del bacino possono determinare un’influenza sul sistema nervoso autonomo e le sue funzioni oltre ad alterare meccanismi come la suzione e la deglutizione.

La gestione delle coliche, uno dei primi grandi disagi che un neonato manifesta, crea molto spesso ansia e preoccupazione, non solo perché per mamma e papà è inconcepibile vedere il proprio piccolo non stare bene, ma anche e soprattutto perché ci si sente impotenti, privi di elementi per migliorare la situazione.

Per fortuna si può fare tanto per affrontare questa eventualità al meglio, dall’esecuzione di specifiche tecniche manuali all’integrazione probiotica, dall’utilizzo di accortezze e strategie nella quotidianità all’esecuzione di esercizi mirati, elementi che possono rendere le manifestazioni più gestibili fino a giungere alla loro completa risoluzione.

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